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MALI 29/3/2005
Il governo maliano ha condannato le violente manifestazioni seguite alla sconfitta della nazionale di calcio a favore del Togo, scoppiate nella notte tra Pasqua e il lunedì dell’Angelo a Bamako e concluse con un bilancio di oltre 80 arresti. La collera dei sostenitori delle ‘Aquile’ - come sono chiamati i giocatori della squadra maliana - battute dagli ‘Sparvieri’ del Togo per 2 reti a 1 nella partita di qualificazione per i Mondiali del 2006 e della Coppa d’Africa delle Nazioni (Can 2006), si è riversata dapprima all’interno dello stadio e poi nelle strade della capitale. Gridando slogan contro “la mafia rappresentata dalla Federazione maliana di calcio”, i dimostranti hanno eretto barricate e dato fuoco a pneumatici e vetture, scatenando il panico nelle principali arterie stradali della città e in alcuni quartieri popolari. Nessuna vittima, stando alle ultime informazioni, ma le autorità hanno segnalato danni per diversi miliardi di franchi Cfa. “Gli autori dei disordini, a cui sono seguiti saccheggi e devastazioni, saranno puniti con il massimo rigore” ha fatto sapere il governo, precisando che “ogni misura è stata già presa per evitare che si ripetano simili incidenti”. Secondo Balla Konaré, docente all’niversità del Mali, “i manifestanti hanno colto l’occasione per esprimere il loro malcontento contro il costo della vita, la crisi del sistema scolastico nazionale…Il governo dovrà prestare loro la massima attenzione”. [FB]
Fonte MISNA
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