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FRANCIA 15/2/2006
È la donna il soggetto preferito dei cineasti africani nella terza edizione del Festival del cinema panafricano che si svolge in questi giorni a Cannes. L’Africa e i suoi registi più famosi sono giunti nella città europea ambita vetrina, insieme a Venezia e Berlino, del cinema internazionale d'autore e fino a domenica animeranno con le loro pellicole le serate della famosa croisette. Le protagoniste femminili dominano nei film più importanti presentati alla rassegna cinematografica : “Le pari de l’amour” di Didier Aufort regista della Costa d’Avorio, tra i preferiti, “Aminata Traoré femme du sud” di Faride Benlyazid dal Mali, e ancora “Les colombes du Rwanda” di Florence Saki. Al Festival del cinema assieme alla donna però si celebra anche l’Africa e la sua diaspora e lo sguardo che i cittadini di tutto il mondo hanno nei confronti del continente. Un tema quest’ultimo alla base del documentario “Calypso@dirty Jim’s” di Pascale Obolo che ha già riscosso notevole successo. A Cannes sono presenti registi di circa 20 paesi tra cui il Brasile, il Canada, il Belgio, l’Inghilterra e anche l’Italia rappresentata da Francesca Bartellini in concorso con un film dal titolo “Ubuntu”, girato in Sud-Africa. Da ieri sera si è entrati nel vivo della “gara” con la proiezione, in occasione di San Valentino, della commedia romantica “Le pari de l’amour”, è prevista invece per questa sera la grande serata d’apertura che si terrà all’Espace Miramar. Il vincitore del terzo Festival panafricano sarà premiato con il “Dikalo Awards” per tre categorie distinte: lungometraggio, cortometraggio e documentario. A fare da cornice all’evento gli spettacoli di danza contemporanea e hip hop africana, oltre esposizioni di foto e quadri di artisti del continente.
[CO]
fonte Misna
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